IL 25 MAGGIO SI ATTENDE IL CAMBIAMENTO

Siamo giunti al rush finale di una kermesse elettorale che sta vedendo come protagonisti una eterogenea composizione di uomini, che incarnano, a loro dire, quella propensione a volerla davvero cambiare questa città.
Non mancano scontri più o meno duri con l’intento di voler catturare a sé fette consistenti dell’elettorato, lo stesso, così sfiduciato quanto consapevole e responsabile.
Spero che con la sua sovranità, l’elettorato, quindi il popolo, possa decidere se eleggere, sugli scarni più alti della città, gli uomini e le donne migliori della società civile, che determineranno, a mio avviso, il passaggio a quella politica del fare per “IL BENE COMUNE” e non più disposti a tollerare ingerenze di alcun tipo da parte di gruppi di potere.
Quei gruppi di comando che hanno logorato la sana politica, che sarebbe dovuta essere rivolta, invece, al sociale, al progresso sia civile che culturale che economico. Ecco, è di questo che il territorio necessita maggiormente per evitare una deriva pericolosa e dal 25 maggio bisogna che si faccia chiarezza da che parte stare, facendo così naufragare quell’insana politica assieme ai suoi fiancheggiatori, capaci, a mio avviso, negli anni appena trascorsi, di acconsentire il radicarsi di quel sistema, di cui dalla cosa pubblica solo i pochi potessero beneficiarne con i privilegi e i soprusi.
Un ringraziamento va a Francesco Sderlenga, persona squisita e pragmatica che mi ha permesso, nonostante fossi non incline ad impegnarmi, di avallare quel suo sogno e desiderio di ribaltarla questa NOSTRA città.

A Francesco Miglio che man mano che maturava la nostra conoscenza, mi ha dato l’opportunità di apprezzarlo per le sue qualità e per la sua trasparenza. E vedo in loro e nella forza della coalizione, tutta, quella voglia di gioire, di essere presenti, in tutte le forme possibili di partecipazione e solamente per quello che sarà il nostro unico obiettivo: allontanarci, prima che sia troppo tardi, dal bieco interesse personale che ci contraddistingue per istinto e di proporci come una forza nuova per il bene di tutta la collettività.
Girando per le case, parlando con i cittadini mi permetto, a distanza di un paio di mesi, da quando sono stato chiamato per questo nostro progetto, di voler fare alcune valutazioni e quindi, constatare con immenso piacere, che la risposta al nostro modo di intendere l’azione amministrativa stia decollando sulle ali del consenso e che il nostro candidato Sindaco, che di sicuro ci guiderà, sia riuscito, ad arrivare al cuore di tutti, portando quel messaggio sacrosanto di RINNOVAMENTO.
C’è ottimismo nell’aria, intorno alla “COALIZIONE SAN SEVERO BENE COMUNE” ed intorno al nostro Francesco Miglio e sembra tutto questo evocare quel cambiamento, CHE IN EFFETTI è Già IN ATTO, e cosa più importante, che per davvero ci saranno i presupposti per quell’avvicendamento generazionale che decreterà, una volta per tutte, la morte politica di uomini che troppo spesso erano abituati, per i propri interessi, a promuovere nel loro orticello, politiche distanti da quelli che sono i reali problemi della NOSTRA comunità.
Poi un ventaglio di opportunità le avremo se ad insediare le istituzioni locali saranno gente competente, gente che professa dedizione assoluta per la terra nativa, gente che sappia raccogliere a se consenso non per appartenenza a questa o piuttosto che a quella famiglia ma per quelle capacità, per quell’onesta intellettuale e per quel carisma che mostreranno di avere al cospetto del proprio elettorato.
Diversamente da questo modo di fare politica  il default civile ed economico, inevitabile, devasterà l'intero tessuto produttivo del nostro paese.
Dal 25 Maggio mi auguro che le forze che si siederanno in aula consiliare, entrambe, sia esse di maggioranza che di opposizione, sappiano pensare che l’immobilismo istituzionale, inerzia assoluta quando si parla di interessi di coalizione, faccia posto, invece, ad un unico comune denominatore e cioè quello di promuovere qualsiasi iniziativa che possa salire tanto dai banchi della maggioranza, quanto da quelli dell’opposizione e  solo rivolta agli interessi dei SANSEVERESI.
Ecco: questo sarebbe il quadro che si aspetta che noi dipingiamo per il nostro popolo e che invoca a gran voce per il bene dei propri figli.

1 commento:

Milord ha detto...

Caro Oreste sei una persona, e non mi stancherò mai di dirlo, squisita, la tua eloquenza Ciceroniana è fantastica, anch'io penso che un giusto assetto di governo si debba fondare sulla stretta collaborazione tra maggioranza ed opposizione per raggiungere un fine comune RILANCIARE E RICOLLOCARE SAN SEVERO NELLA POSIZIONE CHE MERITA